Famosa taverna del porto di Napoli dove, il 24 ottobre del 1609, all’uscita da una cena, Caravaggio venne assalito e sfregiato. Tra buon cibo, vino e donne di piccola virtù, sostavano Giambattista Basile, autore di “Lo cunto de li cunti”, l’alchimista Giambattista Della Porta, Giulio Cesare Cortese, autore del poema “Il Cerriglio ‘ncantato”, e Benedetto Croce. Chiusa dopo il Risanamento di Napoli del 1885 e salvata perché adibita a magazzino, ha riaperto nel 2014 dopo un decennio di restauri: conserva l’antica sala, la cantina sotterranea a volta, le salette al piano superiore, dedicate a eventi culturali, e le ricette della tradizione.