Magico, nel cuore della montagna, con il grande camino e l’antica volta a botte dipinta a stelle, la terrazza sul lago, il porticciolo. Erede degli antichi crotti del lago di Como – cavità naturali della roccia dove si conservavano cibi e vini – la licenza racconta che nel 1849 qui commerciava vini Luigi Andina, che poi aprì il locale al pubblico; intorno al 1930, era quartier generale dei più inafferrabili contrabbandieri, mimetizzati tra i boscaioli e cavapietre che frequentavano il locale. Delicatamente restaurato, è custode delle antiche ricette lariane.