Nato nel 1867, in pieno periodo Belle Epoque, situato in Galleria Vittorio Emanuele II, il Savini ha avuto e ancora ha per la città lo stesso valore del Duomo e della Scala. Dalla nascita, divenne subito il locale più elegante di Milano, salotto di personaggi importanti, letterati e giornalisti, come G. Verdi, Maria Callas, e F.T. Marinetti che proprio al Savini firmò il Manifesto del Movimento Futurista, pubblicato poi nel 1909 su Le Figaro. Oggi il Savini, suddiviso tra Caffè Bistrot e Ristorante gourmet (1°Piano), mantiene il suo legame con la storia, quella di Milano, della Galleria Vittorio Emanuele II, e del Teatro La Scala rendendogli omaggio con il menu Tradizione e la Cocktail List, con uno stile ed eleganza che accolgono i milanese e i visitatori stranieri.