Toscanini, Caruso, Puccini, Strauss, Mahler e Stravinsky, che qui scrisse al volo una breve melodia. Nelle loro soste a Broadway, i grandi artisti sono sempre corsi tutti da Barbetta, il più antico ristorante italiano-piemontese di New York. Ispirato al Cambio di Torino, ha sede nelle palazzine Maioglio-Astor del 1874-81, squisitamente ristrutturate: una lussuosa sala, un raro giardino, salette private al secondo piano. Ha fatto conoscere la bagna cauda e i tartufi bianchi all’America. Amato da Warhol, la Taylor, Newman. Vicini di tavolo ex presidenti degli Stati Uniti, Sting e Madonna. Al timone la figlia del fondatore.