Napoleone era qui, alla fine di maggio del 1796, comandante dell’Armata d’Italia, e cacciò gli austriaci al di là del Mincio. Nel 1848, fu al centro di uno scontro tra i piemontesi del generale De Sonnaz e gli austriaci. Menzionata come taverna già nel 1407, nel contratto di vendita del “Feudo di Borghetto” al patrizio veneto Contarini, fu confine tra impero austro-ungarico e Repubblica veneta. Ritrovo romantico di grandi attori, Visconti vi girò le battaglie di “Senso”. Storici gli “agnolotti”, ricetta importata dal mantovano e rivisitata a inizio Novecento. Dal 1919, quattro generazioni.