Caffè-istituzione, cuore della vita milanese da più di due secoli. Nato a lato del Teatro La Scala, fu sede dei nobili “Club dell’Unione” e “Jockey Club”; circolo di patrioti, nel 1848 fu tra i promotori dei moti delle Cinque Giornate contro l’Austria; splendido, era anche sala da ballo, centro di tutte le riunioni e trattenimenti serali. Nel 1868, batté addirittura moneta. Lo hanno frequentato Speri, Cairoli, Mazzini, Garibaldi, Boito, Verga, Sabatino Lopez, Bacchelli. Fu ispirazione per il verista Rovetta Hemingway la citò in due romanzi. Esclusivo e raffinato, continua la tradizione di salotto sull’elegante via Montenapoleone.