Wagner, nel 1882, vi ultimò il Parsifal e Renoir venne a ritrarlo. Il presidente del Consiglio Crispi teneva qui lezioni di politica. Guy de Maupassant lo descrisse mirabilmente in “La vie errante”. Dopo lo sbarco americano, fu quartier generale del colonnello Poletti, capo del Comando militare alleato. Nato da un nobile palazzo neoclassico-barocco, unito con segreto passaggio a una chiesa anglicana, l’albergo è espressione dell’architetto del Liberty Ernesto Basile, che trasformò la hall e ornò il “Salone caminetto” con lo stesso soffitto intarsiato che progettò per Montecitorio, sede del Parlamento italiano.