Le gastronomie italiane sfidano il delivery food e conquistano anche le capitali europee

Giu 3, 2019 | News

Sarà per la comodità del servizio o per la possibilità di trovare prelibatezze altrimenti introvabili e accuratamente selezionate, o sarà per il rapporto umano che sono riuscite a mantenere con il cliente, ma le gastronomie in città non sono affatto scomparse. Anzi, crescono di numero e prosperano. Soprattutto quelle di alta qualità e servizio impeccabile. E snobbano pubblicità facile e servizi di delivery, semplicemente perché non ne hanno bisogno.

I numeri del settore
Secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, sono 36mila le imprese in Italia a marzo 2019 che operano nella preparazione dei pasti da portar via. In crescita del 27% dal 2011 al 2019. Roma, Napoli e Milano sono le province con più imprese; mentre Lombardia, Lazio ed Emilia è la classifica a livello di regioni. «Si tratta di un settore particolare – commenta Beatrice Zanolini, consigliera della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi – che aiuta a migliorare l’organizzazione quotidiana e la qualità della vita anche in termini di risparmio di tempo. Ecco perché può essere considerato un servizio che fa parte della quotidianità di chi è residente e di chi è di passaggio, valorizza i quartieri, soprattutto nelle grandi metropoli, e risponde bene ai ritmi di vita spesso frenetici. L’utilità di questo servizio è certamente uno dei fattori che spiega la crescita del numero degli esercenti, ma non è secondario il fatto che trasmetta anche conoscenza e cultura: dai cibi tipici e dai gusti caratteristici di un territorio ai prodotti etnici internazionali».

Peck apre a Milano il terzo punto vendita e si espande all’estero
Lo sa bene Leone Marzotto, dal 2016 alla guida di Peck (la sua famiglia ha rilevato nel 2013 il marchio del tempio della gastronomia italiana e simbolo di Milano dal 1883) che ha appena aperto in via Salvini 3, nel cuore di Porta Venezia, il terzo punto vendita italiano, dopo lo storico di via Spadari e il fresco di inaugurazione presso il CityLife. Senza contare i monomarca esteri: 22 tra Giappone, Singapore e Corea. La nuova gastronomia di quartiere si chiama semplicemente Peck Porta Venezia e si presenta come un piccolo punto vendita, appena 30 mq, al cui interno è possibile trovare tutte quelle prelibatezze che hanno reso Peck il marchio simbolo dell’alta gastronomia milanese nel mondo. «Con questo negozio – spiega Marzotto – vogliamo inaugurare una nuova formula, quella del piccolo negozio di prossimità, capace di offrire un’esperienza di acquisto ‘sotto casa’, di cui a nostro avviso le città sentono ancora il bisogno e che nessun servizio Internet o app può sostituire». Qui i visitatori troveranno dai classici intramontabili della gastronomia Peck, ai celebri salumi e formaggi. A questo si accompagna la tavola calda con i must Peck e una ricca varietà di proposte stagionali.

Ambasciatori del gusto italianoall’estero
Questa apertura si inserisce in un più ampio movimento di riqualificazione della distribuzione alimentare nei centri delle città. Per anni, infatti, era prevalsa la delocalizzazione dei negozi dal centro alla periferia, con la conseguente perdita di identità delle strade e di una filiera di relazioni di prossimità, di fiducia, di conoscenza che è in ultima analisi il sale delle comunità stesse.
«Attenzione, però, a leggere bene i numeri», avverte Maurilio Baudracco, dell’omonima insegna simbolo dell’eccellenza gastronomica torinese. «Negli ultimi anni sono state concesse licenze troppo facilmente e questo ha favorito sì un aumento della numerica dei negozi, ma non della qualità. C’è troppa improvvisazione e molti chiudono con la stessa facilità con cui aprono». La concorrenza non preoccupa questo scrigno di delizie che da 50 anni si distingue per la ricerca maniacale delle materie prime e della lavorazione rigorosamente freschissima. «I clienti delle gastronomie storiche – sottolinea – non sono ricchi o modaioli, ma persone hanno ancora un palato che funziona e che capisce la differenza». A Bologna Paolo Atti & Figli dal 1868 detta legge in materia di sfoglina e di ragù. «Qualità, territorialità e servizio sono le armi per andare avanti – conferma Francesco Bonaga, della famiglia Atti –. Locali come il nostro, che dal mio quadrisnonno in poi hanno sempre puntato sulla cultura dell’eccellenza, sono anche ambasciatori del gusto, soprattutto presso gli stranieri: non ci limitiamo a vendere e basta».

Nuove aperture a Londra
E la formula delle gastronomie italiane conquista anche l’estero. Come è successo a Giuseppe e Giusi, titolari di Prezzemolo & Vitale, l’impresa familiare che da trent’anni firma supermercati di qualità a Palermo e che ha conquistato anche Londra. Oltre 150 dipendenti e un’azienda con un fatturato di oltre 35 milioni di euro, dopo la fortunata apertura a Chelsea, inaugurerà a giugno altre due botteghe a Notting Hill e Borough High Street.

Gli indirizzi
Peck a Milano in via Spadari 9; presso City Life in piazza Tre Torri; Peck Porta Venezia in via Salvini 3. Dal 1883 vanta una lunga esperienza sia come selezionatore, sia come produttore. Simbolo di Milano propone un invincibile offerta di rarità gastronomiche italiane e mondiali, oltre a piatti di gastronomia di altissimo livello. Nella sede storica ci sono anche il bar e il ristorante, mentre gastronomia e ristorazione si fondono presso il punto del City Life.

Baudracco a Torino, in corso Vittorio Emanuele II, 62 . Maniaci della qualità e un menu ricco e variato che spazia dalla pasta fresca alle preparazioni a base di carne come il prosciutto cotto a marchio proprio, dalle acciughe al verde sino ai dolci della tradizione. Ogni piatto proposto è stato cucinato dalla famiglia Baudracco, così come la scelta di ogni singolo ingrediente che li compone. E di loro produzione sono anche i salumi, le conserve e le confetture.

Paolo Atti & Figli a Bologna, in via Caprarie 7. Il negozio di via Drapperie 6 rappresenta l’antico fulcro dell’attività che era stata fondata nel 1868 e di cui ancora oggi sono visibili le insegne originali. Negli anni l’attività si è espansa, senza mai perdere la filosofia originale basata sulla qualità e la ricerca del prodotto migliore. Fa parte dell’Associazione dei Locali Storici d’Italia. All’inizio del 1900 si è poi aggiunto il grande punto vendita di via Caprarie dove è possibile anche gustare le specialità calde direttamente dal forno.

La Rocca, I Salumi di Romani a Parma, In via Emilio Lepido, 1/c . Nella la capitale dell’arte salumiera, in un edificio del 1400, una bottega di eccellenze, con un inesauribile giacimento di formaggi dall’Italia e dal mondo, è la Salumeria La Rocca. Aperta nel 1965 da da Severino Romani, oggi è guidata dal figlio Silvano, che nel corso degli anni ha aperto 11 negozi qualificati tra Parma e provincia.

 

Rassegna stampa – Locali storici d’Italia – Il Sole 24 Ore/Food 24 – 03.06.19