L’ultimo crotto di Como, testimone di una tradizione secolare che utilizzava le cavità naturali nelle montagne per conservare cibi e vini. Nel Settecento era anche abitazione; nel 1880, come recita la licenza, la famiglia Cantaluppi lo trasformò in osteria con campo da bocce. Immerso tra alberi secolari e restaurato sapientemente nel 1997, conserva la grande volta originale di roccia rivestita di mattoni, la ghiacciaia, il portone ottocentesco con incastonate monete d’epoca e l’antico stabile soprastante. Cucina del territorio rivisitata con stile.