Nei suoi diari italiani, lo scrittore Hermann Hesse racconta
la sua piacevole sosta, con un tavolino al sole e un caffè, nel
1913; si narra che lo frequentasse Mussolini quand’era
convalescente in ospedale a Treviglio nel 1915 per le ferite
subite all’inizio della Prima Guerra. Locale della tradizione
elegante dei trevigliesi, nella piazza principale, di fronte alla
basilica di San Martino, è un delicato gioiello con banconi e
arredi originali d’inizio Novecento e la sala con sedie viennesi
e tavolini marmo e ghisa. Regno di raffinata pasticceria, la
“Turta de Treì”, dolce-simbolo della città è stata creata qui.